Nuovo contratto, per i dirigenti pubblici quali aumenti? Parte la trattativa all’Aran sul contratto dei dirigenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, cioè del comparto delle «Funzioni centrali» che come sempre traccia la rotta anche per gli altri rami della Pubblica amministrazione.
A tale riguardo va rammentato che la legge di bilancio per l’anno 2018 ha integrato le risorse disponibili per la contrattazione collettiva del personale appartenente alle amministrazioni statali relativa al triennio 2016-2018 e per i miglioramenti economici del restante personale statale in regime di diritto pubblico, dando seguito all’impegno assunto nell’ambito dell’Accordo Governo-Sindacati del 30 novembre 2016, riguardante il riconoscimento, a decorrere dall’anno 2018, di benefici medi mensili di 85 euro. Quanto sopra in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del d.lgs n. 165 del 2001, secondo il quale con il predetto provvedimento legislativo vengono definiti gli oneri in parola per le sole amministrazioni statali.
Tali risorse, assumendo come te1mine di raffronto il monte salari utile a fini contrattuali detem1inato sulla base dei dati di conto annuale 2015, costituito dalle voci retributive a titolo di trattamento economico principale ed accessorio, al netto della spesa per l’indennità di vacanza contrattuale nei valori vigenti a decorrere dall’anno 201O, corrisponderebbero ad incrementi retributivi rispettivamente pari a:
A questo link, invece, potete consultare le retribuzioni e gli arretrati stipendiali dei Segretati Comunali aggiornati all’ultimo CCNL Dirigenti Pubblici.
Fonte: ARAN